L'Anfiteatro d'Oro Esauritosi il successo della Piedigrotta in conseguenza di una rissa politica su chi dovesse governarla e trarne benefici elettorali, c’è qualcuno a cui non va giù che il patrimonio musicale venuto fuori vada disperso.
Michele Viggiano gestiva all’epoca un’attività di servizi, “la Commerciale” con sede in piazza Matteotti, il cui motto era “disbriga tutto”. Già nel luglio del 1956 aveva chiesto un incontro con l’Amministrazione Comunale per un suo progetto di organizzare un’orchestra moderna onde esibirsi nelle piazze centrali di questa Città. Scopo di questa orchestra è lanciare artisti e orchestrali locali nonché procurare divertimento alla cittadinanza. Ma i tempi non sono ancora maturi e l’Amministrazione Comunale non sembra interessata alla cosa. D’altra parte è in corso una guerra interna alla Democrazia Cristiana che porterà alle dimissioni del Sindaco Meinardi e all’arrivo di un commissario prefettizio. Nel 1963 un Comitato costituito da personalità cittadine e da rappresentanti di tutti i partiti organizza la manifestazione “Luglio Canoro Sammaritano”. Il Comitato è presieduto dalla signora Antonietta Rendina e ne facevano parte tra gli altri Riccardo Curzio, l’avv. Giulio Gaglione, l’avv. Pasquale Tabuso e il prof. Nicola Maciariello.
Il sindaco De Francesco sembra interessato all’iniziativa. Patrocinata dal Comune e posta sotto la regia di Michele Viggiano, la gara canora, a dispetto della intitolazione, si svolse nel mese di settembre 1963, all’aperto in via Mario Fiore nell’area del mercato, ed ebbe come ospiti d’onore Carla Boni, Gino Latilla e Nino Taranto. Purtroppo a causa della pioggia, ci fu una scarsa partecipazione di pubblico, ma fu comunque una solida base di partenza per dar vita a qualcosa di nuovo per la Città. Nel marzo del 1964 nei locali del Circolo Unione si ricostituisce il Comitato e, sempre sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale, dà vita al “1° Festival della Canzone Anfiteatro d’Oro”.
A presiedere il Comitato organizzatore viene chiamata Ada Catenacci in Azzalini, poi sostituita da Emilia Natale Benucci, affiancata da un numero considerevole di cittadini. Questa volta è il sindaco Silvio Mirra a doversi adoperarsi per superare gli ostacoli che nascono di volta in volta, primo fra tutti quello di un finanziamento certo. Comunque il Comune riesce ad elargire un contributo di 600.000 lire. Le audizioni dei concorrenti si fanno al Principe di Piemonte, che dispone di un pianoforte, vanto della maestra Francia, a partire dal mese di agosto fine a metà settembre. Regista e organizzatore è sempre Michele Viggiano. Per evitare il soprese di un tempo inclemente, la manifestazione si svolse questa volta al coperto, nel teatro Garibaldi dal 26 al 28 settembre 1964. Parteciparono allo spettacolo Mario Di Giglio, imitatore, il trio Spaccanapoli ed Erminio Nazzaro. Nunzio Gallo diede forfait all’ultimo momento. L’orchestra fu diretta dal Maestro Nicola Quagliero, sammaritano. Vincono Franco Caminiti e Mario Bovenzi. Per la II edizione del festival prevista per il 1965 il Comitato costituitosi a febbraio del 1965 ha grandi idee e preannuncia la trasformazione della gara canora da regionale a nazionale. Presidente del Comitato è ancora la signora Emilia Natale Benucci: sarà affiancata da Margherita Tafuri che fu vicepresidente nella edizione del 1964.
Occorrono fondi e il Comune si rivolge al Ministro del Turismo e Spettacolo, il socialista Achille Corona, per un contributo alla manifestazione alla quale “quest’anno sono interessati anche i centri del Nord e sud Italia e si può legittimamente prevedere un notevole successo”. Le selezioni iniziano nel settembre del 1965 sempre nel salone del Principe di Piemonte. La gara si tiene dal 21 al 23 ottobre nel Teatro Garibaldi. Ospiti d’onore Alighiero Noschese, Ninì Rosso e la bella Gaby Squillante che avrebbe coadiuvato Pippo Baudo nella presentazione del Festival di Napoli del 1966. La vittoria va ad Ernesto Manzoni ed Anna Brancaccio con la canzone “Lettera d’amore” di Lucidi-Capuano. Nel 1966 la manifestazione non ha luogo anche se il Comune aveva già stanziato un acconto
di 600.000 lire in favore del Comitato. Comunque la somma viene riversata sull’anno 1967, portando il contributo per la II edizione a 1.500.000 lire. Il Comitato chiede di incontrare il neo eletto sindaco Santonastaso per illustrare scopi e intendimenti della manifestazione e sollecitarne la collaborazione. Il Sindaco ritiene poco significativo il Comitato che si è già costituito, e intende collaborare, ma con “la inclusione di altri elementi idonei per l’ampliamento della partecipazione al Comitato organizzatore e ciò al fine di poter usufruire del consiglio e dell’opera di persone esperte nel campo organizzativo e in modo particolare in quello musicale e canoro, nonché per quanto riguarda le relazioni culturali per la stampa”. Con tale premessa, con deliberazione della Giunta del 23 settembre 1967 viene nominato un Comitato di 25 persone: Antonietta Rendina (presidente), Pasquale Angiello, Antonio Crisci, Alessandro Crisci, Riccardo Curzio (PSI), Riccardo D’Agostino (DC), Antonio D’Alena, Enrico De Lucia, Donato Di Rienzo, Gerardo Di Vilio (DC), Giuseppe Funiciello, Giuseppe Giordano, Giacomo Moretti, Luigi Orsi, Nicola Palladino (DC), Michele Palmieri, Enrico Ricciardi, Bernardo Schiano, Adalberto Rossetti, Pasquale Tabuso, Margherita Tafuri, Augusto Viggiano (PSI), Michele Viggiano, Guido Ventriglia (PLI) e Licia Vigoriti. Rappresentante dell’Amministrazione in seno al Comitato è l’assessore allo Spettacolo Luigi Mercorio. Appianati i contrasti con l’Amministrazione, che ha inserito nel Comitato ben 6 consiglieri comunali di varia estrazione politica, il Comitato riesce varare la III edizione che vede la presenza di noti personaggi dello spettacolo e della stessa RAI: la manifestazione si tiene con successo dal 7 al 9 dicembre 1967 nel teatro Garibaldi.
Il festival sammaritano è diventato ormai un appuntamento atteso. La IV edizione parte sotto la diretta organizzazione del Comune.
Con deliberazione del 28 novembre 1968, la Giunta assegna un contributo di 2 milioni di lire e insedia non solo un Comitato Esecutivo, con la presidenza di Antonietta Rendina e 33 componenti tra politici ed “esperti”, ma nomina perfino un “Comitato d’onore” alla cui presidenza è posto il senatore Giacinto Bosco; ne fanno parte Francesco Lattari prefetto di Caserta, il sindaco Giuseppe Cappabianca, Vincenzo De Michele presidente dell’Amministrazione Provinciale, Prisco Palmieri presidente del Tribunale, Eduardo Fernandez procuratore della Repubblica, Vincenzo La Spada pretore dirigente, Salvatore Sillato provveditore agli studi, Pasquale Colombo questore di Caserta, Bartolomeo Sciascia intendente di Finanza, Angelo Zeppetelli assessore provinciale al Turismo, Omero Romano direttore del genio Civile, Alberto Marsico direttore Ufficio provinciale del Lavoro, Vincenzo Pizzacannella, direttore ENEL di Caserta. La manifestazione avrà luogo dal 16 al 18 dicembre 1968. Ospiti d’onore i cantanti Luiselle, Cochi Mazzetti, Peppino Gagliardi, i Ricchi e Poveri, Mario Merola, The Showman, Carla De Nicola, Mino Reitano, Sergio Leonardi, Dean Read. Vince la canzone Un uomo difficile di Mario Giovanna Mira cantata da Rosalba Orefice. Per la V edizione l’organizzazione parte per tempo. Il patron Michele Viggiano nel mese di giugno 1969 scrive al Sindaco per avere la certezza del patrocinio, e soprattutto del sostegno finanziario.
Il Comune conferma il contributo di 2 milioni e incarica il Sindaco di costituire i relativi comitati, tenendo conto che il festival “si è imposto alla considerazione del pubblico sammaritano per il successo che ha riportato negli anni decorsi, per la partecipazione di cantanti affermati della RAI-TV, che per quest’anno è assicurata la ripresa televisiva”. Alla ripresa televisiva si era interessato il senatore Bosco. Viene nominato il Comitato d’onore, confermando quello dell’edizione precedente, ad eccezione del Presidente dell’Amministrazione Provinciale, carica a cui era stato chiamato Dante Cappello, ed escludendo l’assessore provinciale al Turismo, e i direttori del Genio Civile, dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e dell’ENEL di Caserta. Il Comitato esecutivo, degli originari 30 proposti da Michele Viggiano, arriva a 46 componenti. Alla presidenza viene confermata Antonietta Rendina. Il festival si tiene nel mese di dicembre 1969 con un costo di 8 milioni e un passivo di 2 milioni: il principale debitore è l’orchestra del Maestro Adolfo Tronco, verso il quale vi è ancora un debito relativo alla IV edizione: sarà saldato soltanto nel febbraio del 1971. Al presentatore Daniele Piombi va un cachet di 650.000 lire. Vince Pino Ranieri con la canzone “Senza parole”. La VI edizione è la più tormentata. Nel febbraio del 1970 la Giunta Comunale aveva confermato il patrocinio e il sostegno finanziario dell’Amministrazione Comunale dando incarico al Sindaco di nominare il solito comitato d’onore e un comitato esecutivo per l’organizzazione.
Il Comitato d’onore non portava novità, riconfermando le cariche istituzionali e aggiornando i nominativi dei titolari: Prefetto era diventato Renato Abbadessa, sindaco Prisco Zibella e Procuratore della Repubblica Francesco Capecelatro. Novità invece per il Comitato organizzatore, non più indicato dal Comitato Anfiteatro d’Oro ma di diretta promanazione politica. La presidenza veniva affidata a Luigi Mercorio, assessore al turismo, e ne entravano a far parte gli assessori Nicola Di Muro e Nicola Palladino, oltre al consigliere comunale Augusto Viggiano e al patron Michele Viggiano. Il Presidente si riservava la facoltà di avvalersi della collaborazione “di altri elementi ritenuti idonei a suo insindacabile giudizio” Ma la cosa non piacque agli organizzatori della precedente edizione che di propria iniziativa elaborarono il regolamento della manifestazione sulla falsariga di quello delle precedenti edizioni, mentre la civica amministrazione voleva apportare sostanziali modifiche. Inoltre tale gruppo di cittadini, sempre di propria iniziativa provvedeva alla iscrizione dei partecipanti e ad incassare la relativa quota, nonché i contributi volontari di alcune ditte. L’Amministrazione comunale invitò ripetutamente a depositare tutta la documentazione presso la casa comunale, ma non accadde. Mercorio si dimise dall’incarico e venne nominato nel marzo del 1972 il nuovo presidente in persona di Alessandro Troianiello che tentò di appianare le divergenze. Dopo burrascose sedute, si addivenne ad un compromesso. La diatriba finisce sui giornali e il Sindaco Prisco Zibella si sente in dovere di rispondere ufficialmente alle critiche e spiegare il motivo dei ritardi. Intanto anche la Rai era venuta a mancare avendo drasticamente ridotto i costi derivanti dalle riprese esterne di manifestazioni musicali organizzate da terzi.
Nel settembre 1976 viene varato il Comitato per la VII edizione. Il Comitato d’onore è ridotto al solo sindaco “concedendo al medesimo la facoltà di designare gli altri membri”. Il Comitato organizzativo è una sorta di rappresentanza politica delle forze presenti in consiglio comunale. Nel maggio del 1977 al Comitato viene affiancato anche il Comitato della locale Pro-Loco.
Nell’aprile del 1977 il Comitato si trasforma in l’E.A.S.A.A.C . (Ente Autonomo Sviluppo Attività Artistico Culturale, la cui presidenza è affidata ad Antonietta Rendina. L’Ente si propone di “promuovere e realizzare iniziative di alto interesse artistico culturale tra pittori, scultori, artisti in genere, autori, compositori e cantanti di musica leggera e classica, tra uomini di cultura e di sport”, attuando “la costruzione di un edificio da destinarsi a cenacolo per incontri artistici, culturali e sportivi”. Nel novembre del 1978 la Giunta vara il Comitato per la VIII edizione: n’entrano a far parte Luigi Mercorio, Donato Di Rienzo, Alfonso D’Addio, Giuseppe Maddaluna, Nicola Pasquariello, Armando Basile, e il patron Michele Viggiano: a quest’ultimo viene demandato ogni compito. |